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20 March 2014

Nepomuceno è un vino perfetto – La Stampa

(…) “Qui in Valtènesi si sente l’aria del lago di Garda e Cristina ha adottato la filosofia del «libero esercizio di stile»: in vigna e in cantina. Negli Anni ’90 i primi esperimenti in una vigna di pinot nero già preesistente, per crescere fino ai sei ettari vitati d’oggi (30 mila le bottiglie). Ora, il vino che m’ha stupito si chiama Nepomuceno, blend di merlot (70%) rebo e marzemino, sottoposte a fermentazione in acciaio per circa 15 giorni e lungo affinamento in barrique e tonneaux (24 mesi). È di un rubino impenetrabile, al naso senti il sugo dei piccoli frutti rossi. Ma ciò che colpisce è la morbidezza al palato, che poi s’apre con note fresche finemente speziate, mantenendo sempre una rotondità perfetta, spettacolare.” (…) Continua a leggere.

Garda Classico DOC Groppello 2009 Cantrina – Winesurf

posted on 29 November 2010
(...) Io per cercare di invogliarvi a scoprire la “tannicità morbida” del Groppello, quel suo carattere schietto, a volte piacevolmente ruvido, ma autentico, ho scelto il vino di un’azienda posta davvero nel retroterra, in quel di Bedizzole, borgo situato “sulle ultime colline moreniche formate in epoca lontanissima dai ghiacciai che plasmarono il territorio gardesano”. Azienda dove agisce una delle più vivace ed appassionate donne del vino che io conosca, Cristina Inganni, impegnata a proseguire il lavoro di suo marito Dario Dattoli, ristoratore e grande cultore di Bacco prematuramente scomparso nel 1998, che volle creare questa piccola realtà agli inizi degli anni Novanta. (...)

Garantito IGP. Garda Classico DOC Groppello 2009 Cantrina – Luciano Pignataro

posted on 29 November 2010
Io per cercare di invogliarvi a scoprire la “tannicità morbida” del Groppello, quel suo carattere schietto, a volte piacevolmente ruvido, ma autentico, ho scelto il vino di un’azienda posta davvero nel retroterra, in quel di Bedizzole, borgo situato “sulle ultime colline moreniche formate in epoca lontanissima dai ghiacciai che plasmarono il territorio gardesano”. Azienda dove agisce una delle più vivace ed appassionate donne del vino che io conosca, Cristina Inganni, impegnata a proseguire il lavoro di suo marito Dario Dattoli, ristoratore e grande cultore di Bacco prematuramente scomparso nel 1998, che volle creare questa piccola realtà agli inizi degli anni Novanta. Azienda piccola la Cantrina, oggi condotta da Cristina insieme ad un altro super appassionato, Diego Lavo: poco meno di 6 ettari di terra, su due appezzamenti, ventimila bottiglie circa prodotte, ma un lavoro tenace che ha coinvolto, con molte prove e sperimentazioni, anche spericolate, qualcosa come 33 mila ceppi di vigne, inizialmente “privilegiando in fase iniziale le varietà internazionali ed ora riscoprendo, in parte, alcuni vitigni locali”.
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