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il mondo parla di noi

20 March 2014

Nepomuceno è un vino perfetto – La Stampa

(…) “Qui in Valtènesi si sente l’aria del lago di Garda e Cristina ha adottato la filosofia del «libero esercizio di stile»: in vigna e in cantina. Negli Anni ’90 i primi esperimenti in una vigna di pinot nero già preesistente, per crescere fino ai sei ettari vitati d’oggi (30 mila le bottiglie). Ora, il vino che m’ha stupito si chiama Nepomuceno, blend di merlot (70%) rebo e marzemino, sottoposte a fermentazione in acciaio per circa 15 giorni e lungo affinamento in barrique e tonneaux (24 mesi). È di un rubino impenetrabile, al naso senti il sugo dei piccoli frutti rossi. Ma ciò che colpisce è la morbidezza al palato, che poi s’apre con note fresche finemente speziate, mantenendo sempre una rotondità perfetta, spettacolare.” (…) Continua a leggere.

Zerdì 2010, Cantrina – Slowine

posted on 2 September 2014
(…) Lo Zerdì 2010 di Cantrina è un Rebo in purezza, dal naso invitante per i profumi di frutta matura e pepe nero. In bocca è pieno, potente e rotondo, grazie a un uso del legno davvero sapiente. La speziatura e il finale piacevolmente amaricante hanno legato a meraviglia con i ravioli di carne, spolverati con un pizzico di noce moscata e abbondante Parmigiano Reggiano. (…)

IGT Benaco Bresciano Rosanoire – Cantrina 2013 – Il cucchiaio d’argento

posted on 29 August 2014
Già l’etichetta, particolarissima, con un incrocio di disegni geometrici liberamente tracciati a mano, il nome del vino, Rosanoire, scritto a stampatello in basso a destra, ed un nome, Cristina Inganni, che parte dalla e finale per salire perpendicolarmente, fa capire che questo rosato ha tutti i crismi dell’eterogeneità. Basta poi informarsi sull’azienda produttrice, che si chiama Cantrina, nome della piccola frazione del borgo rurale di Bedizzole, propaggine occidentale dei colli di origine morenica che contornano la sponda bresciana del lago di Garda, per scoprire immediatamente che far vino, per Cristina Inganni (la Cristina dell’etichetta di cui si parlava) e Diego Lavo, non è altro che “libero esercizio di stile”.

C’è l’aria del lago di Garda nei vini pregiati di Cantrina – Eco di Bergamo

posted on 4 July 2014
«Libero esercizio di stile», così Cristina Inganni e Diego Lavo sintetizzano il loro modo di interpretare il mestiere di vignaioli. Lo fanno a Cantrina, minuscola frazione in comune di Bedizzole, propaggine occidentale dei colli di origine morenica che contornano la sponda bresciana del lago di Garda. Da qui il lago non lo si vede ma l’effetto sul clima si fa ancora sentire, a tal punto da essere compreso nel territorio tutelato dal disciplinare della nuova Doc Valtènesi. Ma denominazione a parte, è proprio quel «libero esercizio di stile» nell’interpretazione a distinguere i vini di Cantrina che nascono dai sei ettari di vigna coltivati con cura certosina da Diego Lavo (tra l’altro sono in procinto di «convertimento» al biologico). (…)
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