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Storyteller

Cantrina Ventennale

Cantrina, a 20-year-old taste

posted on 12 June 2019
On 13 May, we celebrated the 20th anniversary of our winery with a vertical tasting showcasing the three wines that, from our founding to the present, have become iconic. We selected the vintages of each that are most representative of the evolution of the blends, production methods, and ageing.

The years tasted are:

  • Riné (1999, 2002, 2005, 2008, 2013, 2017)
  • Nepomuceno (1999, 2001, 2005, 2007, 2011, 2015)
  • Sole di Dario (1999, 2001, 2006, 2009, 2012)

It was truly exciting to re-taste the 1999 wines. We knew, of course, that we were producing age-worthy wines, but we didn’t know that that could be so surprising—so crisp, complex, and intriguing, as only a well-matured wine can be…. Have a look to our gallery 20th milestone. Have a look to our gallery 20th milestone.

NEPOMUCENO IGT BENACO BRESCIANO ROSSO (merlot, rebo, marzemino) 1999, 2001, 2005, 2007, 2011, 2015

Il vino che prende il nome da una pala conservata in una chiesa della zona che raffigura San Giovanni Nepomuceno protettore dalle acque, è nato come merlot in purezza. Dalla vendemmia 2005 l’uvaggio è divenuto l’attuale con l’aggiunta di rebo e (meno) marzemino. Un 30% dei grappoli più spargoli e perfettamente sani dei tre vitigni vengono posti in appassimento per due-tre settimane prima di essere vinificati e uniti al vino ottenuto con le uve fresche. Segue un affinamento di 18 mesi almeno in botti di rovere da 500 lt e altrettanto in botti di capacità maggiori. Il percorso evolutivo dalla prima vendemmia del ’99 all’ultima commercializzata, quella del 2015, ha seguito la medesima linea del Riné. La ricerca della potenza delle prime annate (il ’99 è ancora in perfetta forma) è stata progressivamente sostituita dall’obiettivo di mettere in risalto l’espressione del territorio attraverso eleganza e finezza. L’aggiunta del rebo e soprattutto del marzemino hanno, in questo senso, dato una svolta fondamentale (lo stacco si avverte nettamente a partire dal millesimo 2005 ma ancor più nel 2007). Il Nepomuceno del 2015 è di un colore rosso rubino profondo e denso con riflessi violacei; al naso sprigiona sentori di frutti rossi a profusione (mora e mirtillo) rinfrescati da spezie fini (anche incenso, leggero) e nuances mentolate; bocca ridondante, succosa e croccante, il frutto si allunga morbidamente mantenendo una fresca tensione.

SOLE DI DARIO (sauvignon, semillon, riesling renano) (nelle annate 1999, 2001, 2006, 2009, 2012)

È il vino dedicato al fondatore e alla sua grande passione per i Sauternes, testimoniata dalla presenza, nel piccolo vigneto (3.000 metri quadri) adiacente alla casa padronale e piantato nel 1991, del sauvignon e soprattutto del semillon, vitigno che raramente trova spazio fuori dalla regione di Bordeaux. Viene prodotto solo nelle annate migliori con grappoli selezionati uno a uno e ripuliti da ogni imperfezione, quindi posti in appassimento in cassette per un periodo che va dai 2 ai 3 mesi. Il mosto è poi decantato naturalmente e posto in barrique nuove di legno francese per 24 mesi. La degustazione delle 5 annate selezionate, pur presentando la naturale evoluzione organolettica dovuta all’invecchiamento in bottiglia, ha evidenziato una precisione stilistica immutata nell’impostazione di base, tesa a privilegiare la freschezza sulla potenza. La consistente presenza di zuccheri residui è infatti sempre ben bilanciata da una significativa acidità e da un tenore di alcol non ridondante. L’annata 2012 si presenta un bel giallo dorato delicato; dal bicchiere si sviluppano aromi di estrema finezza, di frutta candita e speziata, di confettura di albicocca, di fresca balsamicità, un vero bouquet; dolce con molta misura ed equilibrio anche al palato, un passito di grande raffinatezza che si rivela fresca e godibilissima beva. È stato emozionante riassaggiare i vini del 1999, sapevamo di aver prodotto dei vini longevi, ma non credevamo potessero essere così sorprendenti nella loro freschezza, grande complessità e fascino che solo un vino maturo può regalare…

Groppello 2015

posted on 22 October 2015
In exercising my profession, I’ve been “treading the vineyards” for a good thirty years now, more or less, and I never expected to find such utterly fantastic Groppello! Totally unexpected, because Groppello, planted over hardly more than 400 hectares, exclusively on the Brescian side of Lago di Garda, is a challenging grape to grow. Its tight-packed cluster of “knotted-up” (groppello) berries; thin skin, with often little pigment; its hard-to-achieve balance of sugar and acidity—all these mean that even in good growing years the grapes struggle to ripen adequately, and suffer attacks of mould well before the harvest arrives.

Una giornata di imbottigliamento a Cantrina

posted on 15 July 2015
Giornata lunga, caldissima e impegnativa: abbiamo, infatti, messo in bottiglia e confezionato più di 17.000 bottiglie – un record per la nostra piccola azienda – tra vini di nostra produzione e quelli in conto lavorazione per altre aziende. L’imbottigliamento è l’ultima fase del processo di produzione di un vino ed è un momento molto delicato, nel quale nulla deve essere lasciato al caso, poiché si rischierebbe di vanificare mesi (e a volte anni) di attesa e lavoro per una semplice mancanza o disattenzione.

May 2015

posted on 13 May 2015
Here we go again: cut the weeds, sucker, select and thin the buds, train the shoots on the wires… The season hasn’t even started yet and we’re already behind with our work in the vineyards, and from here until harvest we’ll be running back and forth to keep the vineyards in good condition.
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