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Storyteller

I miracoli del vino!

posted on 5 January 2014
La sera del 28 dicembre ho partecipato a una degustazione organizzata in quel di San Zeno di Montagna dall’amico Angelo Peretti, grande e appassionato conoscitore di vini, protagonisti i Bordeaux anni ’60, solo Saint-Emilion. Mi dilungherei troppo riportando le note di degustazione e le annotazioni per ogni singolo vino, dettate anche dall’euforia del momento, ecco la lista e due osservazioni personali:
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1961 Château Yon-Figeac
  • Saint-Emilion 1961 Château Cormen-Figeac
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1962 Château Grand Barrail Lamarzelle Figeac
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1964 Château Guadet-St. Julien
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1964 Château L’Arrosée
  • Saint-Emilion Grand Cru 1966 Château Fombrauge
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1966 Château Larcis Ducasse
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1967 Château Balestard La Tonnelle
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1967 Château Canon La Gaffeliere
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1969 Château Soutard
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1969 Château Villemaurine
Siamo stati fortunati, i vini erano quasi tutti in perfetto stato, ma perfetto sarebbe troppo limitativo freddo e banale per descrivere quanto provato. Intendo dire strabilianti per la loro integrità, eleganza, complessità e freschezza!!! Sì proprio freschi come vini ben lontani dall’invecchiare e lo si vedeva bene già dal colore. Prima batteria dal 1961 al 1964 (5 vini), buonissimi, soprattutto Château Yon-Figeac (il 1961 è considerata l’annata del secolo in Francia). Anche  Chateau L’Arrosée 1964 è uno di quelli che mi ha maggiormente colpita per la sua eleganza e avvolgenza. Seconda batteria composta da 6 vini dalle annate 1966 al 1969, tutti semplicemente FANTASTICI! La media qualitativa era molto elevata, è stato difficile decidere quale fosse il mio preferito. Facendo un discorso oggettivo (difficile, questi sono vini di cuore, pure emozioni) ero molto combattuta tra Château Fombrauge 1966, Château Balestard La Tonnelle 1967 e Château Soutard 1969, gli daresti sì e no 10 anni, pulizia, eleganza e lunghezza di bocca uniti al fascino del tempo… e poi, riassaggiarli ancora una, due volte  dopo mezz’ora, un’ora ed ecco che cambiano, si aprono sempre di più e trovi sfumature via via diverse, ma sempre con la medesima intensità e freschezza.  E’ incredibile come questi vini così “maturi” (non vecchi, non lo posso proprio dire, alcuni sono miei coetanei!!!) abbiano saputo rievocare in me sapori antichi come quel bastoncino di liquirizia che abita ormai nei miei ricordi infantili e… mi fermo qui! Ma alla fine cosa mi è piaciuto di più? Ecco i miei faboulus four:
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1967 Château Balestard La Tonnelle
  • Saint-Emilion Grand Cru 1966 Château Fombrauge
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1969 Château Soutard
  • Saint-Emilion Grand Cru Classé 1961 Château Yon-Figea
C’è solo una domanda che mi ronza in testa: i vini bordolesi prodotti negli ultimi 10 anni avranno la stessa longevità , freschezza, ecc.? Colpa del cambiamento climatico? Colpa del mercato che esige vini sempre più pronti e immediati? C’è qualcuno tra i tanti vini che produciamo/produco in Italia  che possa reggere altrettanto bene la prova del tempo? Ringrazio di cuore l’amico Angelo per la serata veramente indimenticabile, questo è  stato un modo più che regale per chiudere l’anno e festeggiare l’arrivo del nuovo. Cristina NB: questo non è un blog, però se vuoi scrivermi o hai qualche domanda in merito contattami via mail info@cantrina.it

Cows, horses, and nothing but green. Account of a tasting in a de-consacrated church.

posted on 11 November 2014
And here I am back from Belgium. The only Italian producer among a group of French, I participated for the second time in three days of tastings organised by my small importer, Michel Wijnen in Dilbeek. Just a few tables, with 8 selected producers, all taking part personally. Next to the bottles were the wine-bar prices, as well as promotional prices in case an order was placed right then. The tasters each received a glass and list of the wines, and they had the opportunity of placing an order immediately as they exited–very efficient! Everyone was very interested and tasted every wine by every producer.

2014 harvest… totally difficult, but not impossible

posted on 15 October 2014
We have finally finished this year’s troubled harvest, and after our series of tastings we feel that we can now give a very preliminary judgment on this year’s wines. The factors that characterised this growing season were huge amounts of rain, low average temperatures, little sun, and a summer that we saw only for brief moments. These conditions created a host of problems, with the grapes struggling to achieve ripeness and various fungal attacks – despite our constant efforts in the vineyards – affecting both clusters and leaves.

New Valtènesi DOC and Groppello

posted on 9 August 2014
1 September marks the official release of our first vintage of Valtènesi DOC, 2013. In point of fact, Cantrina’s Valtènesi is not a new product, since it simply takes the place of Groppello, with the same 100% of that variety and the same label design (in which the term Valtènesi replaces the name of the Groppello grape), but the change gives increased importance to the name of the growing area in which we live and produce our wines. It will just take a bit of time to get used to the new name and to communicate the message about the growing area, before that of the grape variety.
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