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Cantrina Ventennale

Cantrina, una degustazione lunga vent’anni

pubblicato il 13 Giugno 2019
Dopo numerose annate caratterizzate da primavere particolarmente calde e anticipate tali da indurre un precoce germogliamento delle vigne, finalmente questa si sta presentando come una annata con tempi decisamente nella norma.Infatti, dopo un inverno particolarmente asciutto e non troppo freddo da aprile è iniziato un lungo periodo piovoso e fresco che ha portato un forte rallentamento nello sviluppo delle vigne tanto che la fioritura dell’uva è arrivata con circa due settimane di ritardo rispetto allo scorso anno. La cosa è senz’altro positiva e fa prevedere che, salvo sorprese, si possa iniziare la prossima vendemmia non prima di inizio settembre pure per le varietà più precoci. Certamente la forte umidità dei mesi scorsi e le ripetute piogge hanno causato qualche difficoltà in più, per chi come noi, gestisce il vigneto in biologico, ma l’esperienza accumulata nei cinque anni ormai trascorsi da che abbiamo iniziato questo percorso, ci ha per ora consentito di gestire al meglio il vigneto.A breve finiremo i lavori di potatura verde (scelta dei germogli, dirado e legatura dei tralci, sfogliatura) e dove sarà necessario provvederemo il mese prossimo a regolare il numero dei grappoli con la vendemmia verde.Per quanto riguarda i vini, ormai prossimi all’imbottigliamento sono il Riné 2018, lo Zerdì 2017 e il Groppello 2018, tutti certificati BIO.
Ventennale:
Il 13 maggio scorso abbiamo voluto festeggiare il ventennale dell’azienda con una Verticale dedicata ai tre vini che hanno contraddistinto la produzione aziendale, dalla sua fondazione fino a oggi. Di ciascun abbiamo scelto i millesimi più rappresentativi dell’evoluzione negli uvaggi e nelle tecniche di produzione ed affinamento. Le annate degustate sono state:
Riné (nelle annate 1999, 2002, 2005, 2008, 2013, 2017)
Nepomuceno (nelle annate 1999, 2001, 2005, 2007, 2011, 2015)
Sole di Dario (nelle annate 1999, 2001, 2006, 2009, 2012)
È stato emozionante riassaggiare i vini del 1999, sapevamo di aver prodotto dei vini longevi, ma non credevamo potessero essere così sorprendenti nella loro freschezza, grande complessità e fascino che solo un vino maturo può regalare…
Scarica il report della degustazione.
Qui potrete vedere le fotografie dell’evento.

Cantrina tra anno vecchio e anno nuovo

pubblicato il 20 Gennaio 2009
Il 2008 se n’è andato: ci aveva impensierito con le piogge in primavera e poi soddisfatto con una fine estate e un inizio autunno ideali per la maturazione delle uve. La vendemmia, poi, si è svolta con clima fresco e asciutto: insieme al lavoro di contenimento delle rese, ha consentito la raccolta di uve sane e equilibrate. Ne sono derivati vini che, unendo concentrazione a grande freschezza aromatica e gustativa, ci fanno supporre un grande potenziale di invecchiamento. Il 2008 è stato anche un anno di riflessioni, abbiamo ripensato molto alla tipologia dei vini che produciamo, ponendoci le nostre eterne domande, ”riusciremo a parlare del nostro territorio anche senza produrre vini autoctoni?” “dimostreremo che la qualità e la personalità sono indipendenti dall’autoctonia?”
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