linea

newsletter

Groppello sposa Valtènesi

pubblicato il 1 Settembre 2014
Nuova DOC Valtènesi Da oggi primo settembre 2014 siamo ufficialmente in uscita con la nostra prima annata di Valtènesi Doc annata 2013. Di fatto, il Valtènesi di Cantrina non è un nuovo prodotto, sostituisce, infatti, pari pari il Groppello: uguali le uve 100% Groppello, medesima veste grafica per l’etichetta (dove Valtènesi sostituisce il nome del vitigno Groppello), ma viene dato così maggior risalto al nome del territorio nel quale viviamo e produciamo i nostri prodotti. Ci vorrà solo un po’ di tempo per abituarsi al nuovo nome e diffondere il messaggio del territorio prima ancora che del vitigno. Nello specifico, il nostro Valtenèsi 2013 ha sostato tre mesi in più in vasca prima di essere imbottigliato rispetto a quanto fatto per le precedenti annate di Groppello: questo ci ha permesso di chiudere in bottiglia un vino più compiuto e definito, che si distingue maggiormente per l’eleganza e la fine speziatura.Per chi fosse interessato al disciplinare di produzione della Doc Valtènesi vi rimandiamo al link. Verso il biologico Dopo anni di riflessione, dalla fine di luglio 2014 siamo entrati in regime di conversione alla produzione biologica. Questo periodo di transizione durerà tre anni, durante i quali si gestirà il vigneto secondo i dettami dell’agricoltura biologica così che, se tutto procederà per il meglio, i nostri vini potranno essere certificati come biologici dall’annata 2017.È stata una decisione che abbiamo preso solo dopo aver valutato con calma ogni aspetto tecnico della questione e solo quando abbiamo ritenuto di essere in grado di portare avanti questa scelta fino in fondo. Noi abbiamo solo due piccoli appezzamenti di terra e solo da lì traiamo i frutti del mestiere e il nostro sostentamento: non è cosa da poco cambiare le vinificazioni e il modo di gestire il vigneto secondo metodi sicuramente più rispettosi dell’ambiente, ma anche più rischiosi in termini di garanzia delle produzioni, soprattutto in annate particolarmente difficili come questa. Cristina e Diego

Direttamente da New York

pubblicato il 4 Marzo 2011
Il tempo qui a New York è molto bello rispetto alle piogge alternate a neve dell’Italia in questi giorni… e New York è sempre una città affascinante, quando ci rimetti piede è un po’ come tornare a casa. Giusto due righe per raccontare cosa sto ‘combinando’ in questa seconda missione, dopo ciò che sono riuscita a seminare nel Gennaio scorso. Domani, presso quello che sarà uno dei poli più importanti di arte contemporanea Brooklyn, Issue Project Room, si svolgerà una serata benefica nella quale Cantrina sarà l’unica azienda presente in degustazione con i propri vini.

Befana 2011

pubblicato il 5 Gennaio 2011
Mi piace essere sempre un po’ originale, la festa della Befana mi si addice… colgo solo ora l’occasione di fare gli auguri a tutti quanti per il nuovo anno, se siete sopravvissuti alle grandi mangiate delle festività scorse. Giusto, giusto ho qualche PICCOLA PICCOLA novità da raccontarvi: Cantrina è arrivata anche a Montecarlo, per ora con il vino più estremo, l’ERETICO 2007… sono sempre più convinta che le cose Uniche facciano veramente la differenza sul mercato, è quindi bene OSARE sempre! Lo scorso dicembre ho passato un paio di giorni nel Principato di Monaco, dove ho avuto occasione di visitare la Cave dell’Hotel de Paris… mi sono inginocchiata di fronte alla “santella” ermetica contenente le varie annate di Château Pétrus e infine ho anche lanciato una monetina con il sogno di poter riuscire a fare un giorno quei miracoli!!! (solo una pazza furiosa comeme può arrivare a pensarlo!).

Vendemmia 2010

pubblicato il 6 Novembre 2010
Che dire della vendemmia 2010 arrivata a termine di una annata quanto mai anomala e difficile: primavera tardiva e piovosa estate fresca ed umida, autunno anticipato e tanti problemi sanitari per il vigneto. Sicuramente il 2010 non sarà da annoverare tra le annate del secolo e si fa fatica, ora come ora, a individuare dei prodotti fuoriclasse però… dopo un inizio vendemmia che ci ha messo grande apprensione grazie alla tanta fatica, cura ed impegno nella selezione delle uve possiamo ora dire che ci aspettiamo più di una piacevole sorpresa dalle vasche che stanno finendo in questi giorni di fermentare. In sintesi abbiamo impiegato più tempo per raccogliere meno uva, non abbiamo messo in fruttaio le uve per il Sole di Dario e abbiamo selezionato meno uva per il Nepomuceno, ma dai primi assaggi si prospettano vini, sì meno polputi e muscolosi, ma dotati di grande freschezza, finezza aromatica ed acidità e che dovrebbero esprimere eleganza e durata nel tempo. I maestri francesi chiamano queste le “annate dei cantinieri” annate in cui veramente l’abilità e la sensibilità dell’uomo fanno la differenza là dove la natura è stata avara nel donarci grandi frutti, speriamo di essere stati bravi!