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Groppello sposa Valtènesi

pubblicato il 1 Settembre 2014
Nuova DOC Valtènesi Da oggi primo settembre 2014 siamo ufficialmente in uscita con la nostra prima annata di Valtènesi Doc annata 2013. Di fatto, il Valtènesi di Cantrina non è un nuovo prodotto, sostituisce, infatti, pari pari il Groppello: uguali le uve 100% Groppello, medesima veste grafica per l’etichetta (dove Valtènesi sostituisce il nome del vitigno Groppello), ma viene dato così maggior risalto al nome del territorio nel quale viviamo e produciamo i nostri prodotti. Ci vorrà solo un po’ di tempo per abituarsi al nuovo nome e diffondere il messaggio del territorio prima ancora che del vitigno. Nello specifico, il nostro Valtenèsi 2013 ha sostato tre mesi in più in vasca prima di essere imbottigliato rispetto a quanto fatto per le precedenti annate di Groppello: questo ci ha permesso di chiudere in bottiglia un vino più compiuto e definito, che si distingue maggiormente per l’eleganza e la fine speziatura.Per chi fosse interessato al disciplinare di produzione della Doc Valtènesi vi rimandiamo al link. Verso il biologico Dopo anni di riflessione, dalla fine di luglio 2014 siamo entrati in regime di conversione alla produzione biologica. Questo periodo di transizione durerà tre anni, durante i quali si gestirà il vigneto secondo i dettami dell’agricoltura biologica così che, se tutto procederà per il meglio, i nostri vini potranno essere certificati come biologici dall’annata 2017.È stata una decisione che abbiamo preso solo dopo aver valutato con calma ogni aspetto tecnico della questione e solo quando abbiamo ritenuto di essere in grado di portare avanti questa scelta fino in fondo. Noi abbiamo solo due piccoli appezzamenti di terra e solo da lì traiamo i frutti del mestiere e il nostro sostentamento: non è cosa da poco cambiare le vinificazioni e il modo di gestire il vigneto secondo metodi sicuramente più rispettosi dell’ambiente, ma anche più rischiosi in termini di garanzia delle produzioni, soprattutto in annate particolarmente difficili come questa. Cristina e Diego

Vendemmia 2019

pubblicato il 18 Novembre 2019
cantrinavendemmia2019
Infine, è arrivato l’Autunno e la lunga estate calda 2019, prolungatasi fino ad Ottobre, è definitivamente alle spalle e fuori spesso il tempo invoglia a stare in casa (o in cantina) e aiuta a pensare… La stagione oramai alle spalle è stata, perlomeno nella nostra zona, una delle più strane e complicate degli ultimi anni per le bizze del tempo, avendo spesso dovuto affrontare fenomeni molto diversi tra loro e talvolta estremi: il freddo e le piogge che hanno coinciso con la fioritura della vite hanno diminuito già in partenza la produzione potenziale, ma il danno maggiore lo hanno fatto le due grandinate di giugno e di inizio agosto che alla fine hanno dimezzato la produzione.

Cantrina, una degustazione lunga vent’anni

pubblicato il 13 Giugno 2019
Cantrina Ventennale
Dopo numerose annate caratterizzate da primavere particolarmente calde e anticipate tali da indurre un precoce germogliamento delle vigne, finalmente questa si sta presentando come una annata con tempi decisamente nella norma. Infatti, dopo un inverno particolarmente asciutto e non troppo freddo da aprile è iniziato un lungo periodo piovoso e fresco che ha portato un forte rallentamento nello sviluppo delle vigne tanto che la fioritura dell’uva è arrivata con circa due settimane di ritardo rispetto allo scorso anno. La cosa è senz’altro positiva e fa prevedere che, salvo sorprese, si possa iniziare la prossima vendemmia non prima di inizio settembre pure per le varietà più precoci.

Venti anni di Cantrina

pubblicato il 19 Febbraio 2019
cantrinaventianni
Eccoci alla consueta newsletter di inizio anno, che come vi sarete accorti, arriva stavolta in ritardo rispetto al solito: abbiamo deciso di abbandonare la Befana, per noi il 2019 sarà un anno un po’ speciale… Era il 1999 quando tra mille timori, tanto entusiasmo e un pizzico di incoscienza, decidemmo di portare avanti il progetto CANTRINA, quello che in primis fu il sogno del suo fondatore Dario Dattoli che fin dai primi anni novanta si era dedicato alla produzione di poche ma, curate bottiglie destinate all’autoconsumo nei numerosi ristoranti e locali di proprietà.