Venti anni di Cantrina
pubblicato il 19 Febbraio 2019Eccoci alla consueta newsletter di inizio anno, che come vi sarete accorti, arriva stavolta in ritardo rispetto al solito: abbiamo deciso di abbandonare la Befana, per noi il 2019 sarà un anno un po’ speciale…
Era il 1999 quando tra mille timori, tanto entusiasmo e un pizzico di incoscienza, decidemmo di portare avanti il progetto CANTRINA, quello che in primis fu il sogno del suo fondatore Dario Dattoli che fin dai primi anni novanta si era dedicato alla produzione di poche ma, curate bottiglie destinate all’autoconsumo nei numerosi ristoranti e locali di proprietà. Ricorre, quindi, per noi il VENTESIMO ANNIVERSARIO di conduzione dell’azienda, ventesimo anniversario della fondazione di CANTRINA così, come voi tutti amici e clienti, la conoscete oggi.
Certo tante cose sono cambiate nel corso di questi venti anni, siamo partiti arrangiandoci nelle stanze sotto casa, per arrivare poi a costruire la nostra cantina nel 2004, resa via via più efficiente e funzionale nel corso degli anni, e i vigneti stessi hanno subito un profondo cambiamento varietale e gestionale fino ad arrivare agli attuali 8 ettari coltivati in regime biologico. Anche i vini, vi sarete accorti, hanno seguito questo nostro percorso evolutivo e ai primi nati nella vendemmia 1999 Riné-Nepomuceno-Sole di Dario si sono via via aggiunti lo Zerdì, il Groppello, alias Valtènesi e il Rosanoire. Proprio in questo lento e lungo percorso di ricerca, proprio quest’anno, abbiamo pensato di presentare un ulteriore vino: il VALTÈNESI CHIARETTO Doc, prodotto 100% con uve groppello. Il Chiaretto sta diventando ormai il vino che più caratterizza e rappresenta il nostro territorio e ci sembrava così giusto affiancarci ai nostri colleghi produttori della Valtènesi in questa produzione. Come prima annata ci saranno disponibili solo 3.600 bottiglie l’etichetta sarà, naturalmente, Cantrina Style, ovvio.
Molti di voi ricorderanno che agli inizi noi producevamo pochissime bottiglie di un Pinot Nero in purezza, il CORTECCIO, vino che abbiamo smesso di imbottigliare con la vendemmia 2005. Progetto mai definitivamente abbandonato, abbiamo continuato a vinificare piccole quantità di questa nobile uva tanto che nel 2017 da una piccola prova di vinificazione esclusivamente in acciaio è uscito un vino che ci è particolarmente piaciuto al punto che abbiamo deciso di imbottigliarlo. Solo 660 bottiglie, poche bottiglie, certo, sicuramente una golosa curiosità per i nostri clienti, amici, appassionati di Pinot Nero e di Cantrina. Incontri:
Vinitaly dal 7 al 10 Aprile siamo presenti in stand condiviso con Cascina Maddalena di Lugana al padiglione 8 nell’area Fivi. WEB:
Stiamo progettando la costruzione del nuovo sito, ovviamente in Libero Esercizio di Stile. Cristina e Diego
Certo tante cose sono cambiate nel corso di questi venti anni, siamo partiti arrangiandoci nelle stanze sotto casa, per arrivare poi a costruire la nostra cantina nel 2004, resa via via più efficiente e funzionale nel corso degli anni, e i vigneti stessi hanno subito un profondo cambiamento varietale e gestionale fino ad arrivare agli attuali 8 ettari coltivati in regime biologico. Anche i vini, vi sarete accorti, hanno seguito questo nostro percorso evolutivo e ai primi nati nella vendemmia 1999 Riné-Nepomuceno-Sole di Dario si sono via via aggiunti lo Zerdì, il Groppello, alias Valtènesi e il Rosanoire. Proprio in questo lento e lungo percorso di ricerca, proprio quest’anno, abbiamo pensato di presentare un ulteriore vino: il VALTÈNESI CHIARETTO Doc, prodotto 100% con uve groppello. Il Chiaretto sta diventando ormai il vino che più caratterizza e rappresenta il nostro territorio e ci sembrava così giusto affiancarci ai nostri colleghi produttori della Valtènesi in questa produzione. Come prima annata ci saranno disponibili solo 3.600 bottiglie l’etichetta sarà, naturalmente, Cantrina Style, ovvio.
Molti di voi ricorderanno che agli inizi noi producevamo pochissime bottiglie di un Pinot Nero in purezza, il CORTECCIO, vino che abbiamo smesso di imbottigliare con la vendemmia 2005. Progetto mai definitivamente abbandonato, abbiamo continuato a vinificare piccole quantità di questa nobile uva tanto che nel 2017 da una piccola prova di vinificazione esclusivamente in acciaio è uscito un vino che ci è particolarmente piaciuto al punto che abbiamo deciso di imbottigliarlo. Solo 660 bottiglie, poche bottiglie, certo, sicuramente una golosa curiosità per i nostri clienti, amici, appassionati di Pinot Nero e di Cantrina. Incontri:
Vinitaly dal 7 al 10 Aprile siamo presenti in stand condiviso con Cascina Maddalena di Lugana al padiglione 8 nell’area Fivi. WEB:
Stiamo progettando la costruzione del nuovo sito, ovviamente in Libero Esercizio di Stile. Cristina e Diego