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29 Novembre 2008

Bordolesi orgogliosamente italiani – Giornale di Brescia

Il Giornale di Brescia pubblica un articolo dal titolo “Bordolesi orgogliosamente italiani” dopo l’edizione 2008 di Bordolesi Cabernet Merlot dove ha partecipato anche Azienda Agricola Cantrina, ecco come viene descritta: (…) E i bresciani? Pochi ma c’erano e non sfiguravano affatto. La presentazione piuttosto dispersiva dei vini non ci ha consentito di trovarli tutti. A presentare i loro prodotti c’erano comunque Cristina Inganni con il suo pluripremiato Nepomuceno e Giovanna Prandini con il nuovo nuovissimo Leonatus. Sono entrambe Merlot in purezza. La Fratelli Berlucchi, rappresentata dall’enologo Casare Ferrari, c’era con Casa delle colonne (dove il Cabernet è solo Franc), ma accanto abbiamo trovato un Deressi di Majolini che ha una sconfinata eleganza ed un Nero d’Ombra di Mirabella altrettanto elegante, ma fin troppo austero. Le aziende ne producono pochissimo e ne parlano quindi poco. Un po’ di più è il San Carlo di Barone Pizzini mentre di nuovo pochissimo è il Cabernet Montezalto della San Giovanni. (…) (…) BEDIZZOLE Cantrina annuncia il Groppello Cantrina di Bedizzole annuncia che con la vendemmia 2008 ha messo in cantina il Groppello, vitigno autoctono tipico della Valtènesi che non aveva

Donne del Vivo, Cristina Inganni è la nuova delegata in Lombardia – Brescia Oggi

pubblicato il 17 Aprile 2013
Il vino “Made in Lombardy”? È sempre più declinato al femminile. Parola di Cristina Inganni, titolare dell’azienda agricola Cantrina di Bedizzole, scelta nei giorni scorsi come nuova delegata della sezione regionale del movimento nazionale «Donne del vino». UNA LEADERSHIP che resta in mani bresciane quindi, considerato che la produttrice gardesana ha ricevuto il testimone dalle mani della franciacortina Maddalena Bersi Serlini.

Dalle scenografie alle barriques. I vini unici “disegnati” da Cristina – Corriere della Sera

pubblicato il 27 Gennaio 2012
I primi passi vedono interpreti non uve della zona ma vitigni internazionali: merlot, pinot nero, chardonnay, semillon. Con il territorio a renderli unici, diversi da quelli prodotti in altri luoghi, e questa scelta obbligata, qui ossimoro quanto ma intrigante, risulterà propedeutica per l’attuale evoluzione dei vini di Cantrina. Negli anni il Nepomuceno, il prodotto più premiato e conosciuto dell’azienda, vedrà comparire accanto al merlot uve rebo e marzemino, giocherà più sull’eleganza che sulla potenza.

Cantrina, il groppello made in Bedizzole ha conquistato la Grande Mela – Giornale di Brescia

pubblicato il 18 Marzo 2011
“Si può con sole 30mila bottiglie l’anno di vino nato a Bedizzole, e per di più il bresciano ma sconosciutissimo Groppello, riuscire ad infilarsi negli ambienti artistici più esclusivi della Grande Mela? Cristina Inganni, che conduce con il marito Diego Lavo l’azienda agricola Cantrina di Bedizzole dice di sì. Il 4 marzo infatti, a New York Cantrina è stata sponsor di un evento presso Issue Project Room, uno spazio totalmente dedicato agli artisti. A Brooklyn si è inoltre festeggiato il compleanno di Elliott Sharp, compositore e virtuoso della chitarra. Occasione dove l’attore Steve Buscemi, l’ha fatta da padrone di casa.”