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10 Settembre 2007

Bottiglie Stappate – Internet Gourmet

Pubblichiamo qui di seguito i punti più importanti di un articolo pubblicato da Internet Gourmet dopo la degustazione del vino Eretico di Azienda Agricola Cantrina: (…) Eretico 2003 Cantrina Eretico, proprio eretico. Quando alla gente dici che è un pinot nero passito, rabbrividiscono. Poi l’assaggiano e… Ci voleva l’estremismo vinicolo di Cristina Inganni per tirar fuori un vino del genere. Che è figlio dell’annata sua: un 2003 di gran calura. E siccome di pinot nero a Cantrina, contradina dell’entroterra estremo del Garda bresciano, ne hanno un bel po’, e l’uva surmaturava, Cristina s’è detta di osare l’inosabile. E dunque, ecco che è nato un rosso d’eresia assoluta. Una sola barrique. Finita poi in poche bottigline da 0,375. È vino memorabile, credetemi. (…) (…= Tre lieti faccini Eretico 2003 – Cantrina – Bedizzole (Brescia) Angelo Peretti 8 settembre 2007 angelo_peretti@tin.it // parere contenuto in questa segnalazione è rapportato alla tipologia di vino e poggia in primis sulla piacevolezza che la bottiglia ha saputo trasmettere. Il giudizio è dato in faccini stile sms. - un faccino è per un vino dì corretta e comunque piacevole beva - due faccini per un vino di bel piacere - tre faccini per i vini appaganti, le punte massime delle rispettive tipologie.

Il Bagoss, l’Eretico e l’Hamburger – Paperogiallo.net

pubblicato il 2 Ottobre 2009
L’altra sera a cena in riva al lago, serata calda e piacevole, tanto che mangiamo all’aperto, arriva in tavola del Bagoss e una bottiglia di Eretico della cantina Cantrina. È un pinot nero passito… urca, un pinot nero passito? Ma si, un vino, il pinot nero, che ha un’immagine non certo da vino passito e che fa una gran bella figura perché te lo aspetti dolce e invece… ha residuo zuccherino, non c’è dubbio, ma è proprio un gran vino-vino dal colore scuro violaceo che maturando sarà ancora più buono e questo nostro giudizio era ed è tanto più sorprendente perché a inizio cena avevamo aperto le danze con un vino della Mosella da rimanere senza fiato tanto era buono e quindi il palato volava già alto. Il sommelier di Villa Fiordaliso, personaggio bravo, che i vini se li sceglie uno per uno e sa raccontare senza tediare, ha tirato fuori l’Eretico per farci fare percorsi inusuali e ha proprio fatto centro.