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17 Maggio 2019

“Cantrina”, vent’anni nel segno della crescita – Brescia Oggi

Compie 20 anni la cantina del “Libero Esercizio di Stile”: il motto, dal 1999, contraddistingue i vini di Cantrina, fondata negli anni ’90 dal compianto ristoratore Dario Dattoli nel borgo di Bedizzole, ora guidata da Cristina Inganni coadiuvata dal wine-maker Diego Lavo. Due decenni all’insegna di una lenta ma costante crescita. “Abbiamo iniziato con tre etichette e settemila bottiglie, oggi ne produciamo 40 mila per una gamma articolata in sette tipologie – racconta Diego Lavo -. Le tappe più importanti? La realizzazione della nuova cantina nel 2004, il passaggio al biologico approdato alla certificazione ufficiale con la vendemmia 2017, l’adozione del tappo Stelvin per i vini rosati e il bianco”. (…) Continua a leggere.

Chi é del Vino – Il mio vino Professional

pubblicato il 12 Gennaio 2007
II suo primo amore è stato l’arte poi, per continuare il lavoro del marito, si è dedicata completamente al vino. Le mie due piccole pesti, Lorenzo e Tommaso, si muovono naturalmente in questo mondo, ci crescono dentro. Il modo in cui ci sono entrata io, invece, è molto diverso». Prima l’accademia di Belle Arti, poi il diploma di scenografa: il primo amore di Cristina Inganni è stato l’arte, quello per il vino è arrivato solo più tardi. «Il mio primo marito, Dario Dattoli, aveva fondato quest’azienda agricola tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. È stato lui a iniziarmi a questo mondo». Anche se con il matrimonio comincia ad avvicinarsi al vino, Cristina continua a lavorare in campo artistico, come decoratrice d’interni, finché, nel 1998, la sua vita non riceve un brusco scossone. «Mio marito è mancato improvvisamente durante l’estate, poco prima della vendemmia», ricorda Cristina.

La Cantrina è l’unica tra gli “estremi” – Brescia Oggi

pubblicato il 10 Novembre 2006
Il Garda Classico ristrettissima selezione dei “Vini Estremi” del Merano Wine Festival: la manifestazione, dedicata al top della produzione nazionale, in scena da domani a lunedì 13 novembre nella cornice del Kurkhaus, ha incluso l’ agricola Cantrina di Bedizzole (unica Bresciana) fra le aziende comprese nella sezione “vini prodotti in condizioni estreme in termini di quota, clima, terra e vinificazione. Cantrina, comunque non sarà l’unica a rappresentare la Provincia nella sezione “Top Selected” che secondo i rigorosi criteri del Wine Festival raccoglie il meglio del panorama enoico nazionale, la Lombardia è rappresentata da sei cantine di cui cinque bresciane, si tratta delle franciacortine Bellavista, Cà dl Bosco, il Mosnel, Monte Rosa, oltre a Cà dei Frati in rappresentanza del Lugana.

Cantrina una mini Borgogna – Giornale di Brescia

pubblicato il 25 Ottobre 2005
Quando è stata fondata nel ’90 voleva essere un angolino dell’amata (e invidiata) Bourgogne rubato ai francesi per trapiantarlo nella campagna di Bedizzole. «Mission impossible», diranno, storcendo il naso, quelli che se ne intendono. Eppure i risultati di questa inusuale, minuscola, azienda gardesana sono tutti lì da assaggiare, roteando il bicchiere per ammorbidire l’aggressione dei tannini. Il tanto sole che favorisce Cantrina di Bedizzole e la conseguente ridotta escursione termica, la scarsa quota altimetrica, non impediscono ai vini della azienda agricola Cantrina di fare una splendida figura. Merito forse della cura «pianta per pianta, grappolo per grappolo» prestata alla vite e di una vinificazione fatta sostanzialmente «a mano» nella minuscola cantina che confina con il soggiorno di casa. Così ci capita di assaggiare un Pinot nero in purezza dalla imponente struttura e dalla foltissima tipicità (si chiama Corteccio), non meno sorprendente è il bianco Riné (come le colline alle spalle dell’azienda) che deborda di profumi di frutta e di vaniglia.