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21 Giugno 2019

Cantrina – Weine mit Reifepotenzial – Gardasee Zeitung

stile “also „frei sein in der Stylistik“, blieben beide stets treu. Die Weine von Cantrina unterscheiden sich deutlich von Mainstream Weinen. Es sind Weine mit einem sehr persönlichen Charakter, der mich bereits vor etwa 15 Jahren neugierig gemacht hat, als ich in der Taverna Kus in San Zeno zum Kastanienmenü den „Rine“ ein Cuvée aus Riesling, Incrozio Manzoni und Chardonnay, serviert bekam. Der Wein schmeckte köstlich und harmonierte so perfekt zu diesen Gerichten, dass ich mich bald darauf auf den Weg machte und das Weingut besuchte. Ich lernte zwei Menschen kennen, die sich nicht von den üblichen Trends beeinflussen lassen und all ihren Weinen immer eine ganz persönliche Note verleihen.   Continua a leggere.

Un altro salto di qualità che rafforza l’immagine – Brescia Oggi

pubblicato il 9 Settembre 2014
Da tempo pensiamo che si sfugga ancora qualcosa soprattutto nella gestione globale del vigneto. Per fare un ulteriore salto di “qualità” sondare la strada del biologico ci è parso come un inevitabile momento di crescita professionale – spiega la proprietaria Cristina Inganni supportata in campagna da Diego Lavo. Quest’estate abbiamo iniziato il triennio di conversione, pertanto la vendemmia certificata sarà quella del 2017. (…)

Zerdì 2010, Cantrina – Slowine

pubblicato il 2 Settembre 2014
(…) Lo Zerdì 2010 di Cantrina è un Rebo in purezza, dal naso invitante per i profumi di frutta matura e pepe nero. In bocca è pieno, potente e rotondo, grazie a un uso del legno davvero sapiente. La speziatura e il finale piacevolmente amaricante hanno legato a meraviglia con i ravioli di carne, spolverati con un pizzico di noce moscata e abbondante Parmigiano Reggiano. (…)

IGT Benaco Bresciano Rosanoire – Cantrina 2013 – Il cucchiaio d’argento

pubblicato il 29 Agosto 2014
Già l’etichetta, particolarissima, con un incrocio di disegni geometrici liberamente tracciati a mano, il nome del vino, Rosanoire, scritto a stampatello in basso a destra, ed un nome, Cristina Inganni, che parte dalla e finale per salire perpendicolarmente, fa capire che questo rosato ha tutti i crismi dell’eterogeneità. Basta poi informarsi sull’azienda produttrice, che si chiama Cantrina, nome della piccola frazione del borgo rurale di Bedizzole, propaggine occidentale dei colli di origine morenica che contornano la sponda bresciana del lago di Garda, per scoprire immediatamente che far vino, per Cristina Inganni (la Cristina dell’etichetta di cui si parlava) e Diego Lavo, non è altro che “libero esercizio di stile”.
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