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il mondo parla di noi

27 Gennaio 2012

Dalle scenografie alle barriques. I vini unici “disegnati” da Cristina – Corriere della Sera

(…) “I primi passi vedono interpreti non uve della zona ma vitigni internazionali: merlot, pinot nero, chardonnay, semillon. Con il territorio a renderli unici, diversi da quelli prodotti in altri luoghi, e questa scelta obbligata, qui ossimoro quanto ma intrigante, risulterà propedeutica per l’attuale evoluzione dei vini di Cantrina. Negli anni il Nepomuceno, il prodotto più premiato e conosciuto dell’azienda, vedrà comparire accanto al merlot uve rebo e marzemino, giocherà più sull’eleganza che sulla potenza. Nel Rinè, unico grande bianco, il riesling renano, qui di casa, prenderà il sopravvento sullo chardonnay e il rosanoire, nato sotto l’insegna di Libero Esercizio di Stile – le piccole, in quantità, sperimentazioni riassunto della filosofia aziendale – diventerà proposta fissa, sfruttando così la lunga esperienza accumulata col pinot nero. La creatività, il gioco, non si fermano però: le micro-vinificazioni, non più di un migliaio di bottiglie per volta, continuano, sempre vestite da etichette appositamente disegnate, inutile dire da chi.” (…)

Nepomuceno è un vino perfetto – La Stampa

pubblicato il 20 Marzo 2014
“Qui in Valtènesi si sente l’aria del lago di Garda e Cristina ha adottato la filosofia del «libero esercizio di stile»: in vigna e in cantina. Negli Anni ’90 i primi esperimenti in una vigna di pinot nero già preesistente, per crescere fino ai sei ettari vitati d’oggi (30 mila le bottiglie). Ora, il vino che m’ha stupito si chiama Nepomuceno, blend di merlot (70%) rebo e marzemino, sottoposte a fermentazione in acciaio per circa 15 giorni e lungo affinamento in barrique e tonneaux (24 mesi). È di un rubino impenetrabile, al naso senti il sugo dei piccoli frutti rossi. Ma ciò che colpisce è la morbidezza al palato, che poi s’apre con note fresche finemente speziate, mantenendo sempre una rotondità perfetta, spettacolare.”

Donne del Vivo, Cristina Inganni è la nuova delegata in Lombardia – Brescia Oggi

pubblicato il 17 Aprile 2013
Il vino “Made in Lombardy”? È sempre più declinato al femminile. Parola di Cristina Inganni, titolare dell’azienda agricola Cantrina di Bedizzole, scelta nei giorni scorsi come nuova delegata della sezione regionale del movimento nazionale «Donne del vino». UNA LEADERSHIP che resta in mani bresciane quindi, considerato che la produttrice gardesana ha ricevuto il testimone dalle mani della franciacortina Maddalena Bersi Serlini.

Cantrina, il groppello made in Bedizzole ha conquistato la Grande Mela – Giornale di Brescia

pubblicato il 18 Marzo 2011
“Si può con sole 30mila bottiglie l’anno di vino nato a Bedizzole, e per di più il bresciano ma sconosciutissimo Groppello, riuscire ad infilarsi negli ambienti artistici più esclusivi della Grande Mela? Cristina Inganni, che conduce con il marito Diego Lavo l’azienda agricola Cantrina di Bedizzole dice di sì. Il 4 marzo infatti, a New York Cantrina è stata sponsor di un evento presso Issue Project Room, uno spazio totalmente dedicato agli artisti. A Brooklyn si è inoltre festeggiato il compleanno di Elliott Sharp, compositore e virtuoso della chitarra. Occasione dove l’attore Steve Buscemi, l’ha fatta da padrone di casa.”