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26 Ottobre 2007

I Vigneti della Cantrina – Informa Cibo

Ecco come Informa Cibo descrive Azienda Agricola Cantrina in un articolo “I Vigneti della Cantrina”, riportiamo qui di seguito i punti salienti: (…) L’Azienda Agricola “Cantrina” gestita, in prima persona da Crìstina Inganni è riuscita ad operare questa sintesi, dedicando la sua produzione verso i più pregiati crus di una storica casa vinicola, voluta da Dario Dattoli, appassionato di vini francesi, “trasferiti” sulle dolci colline del Lago di Garda. Alla prematura scomparsa del giovane imprenditore Dario Dattoli (1998) la giovane moglie Cristina Inganni, scenografa di professione a Milano (Accademia di Brera) decideva di proseguire il progetto con la collaborazione di Diego Lavo, esperto conoscitore del campo agricolo-vitivinicolo affiancato da Team enologico Zynè. (…) (…) “Parlare di Cristina Inganni come imprenditore e come donna è come parlare di un personaggio di qualche libro d’amore, dove tutto è incentrato sulle passioni, su delle emozioni così forti da farti sussultare. E come la trama di un romanzo, dove l’eroina, destinata a vivere una vita da scenografa, tra colori, commedie e, sogni fantastici, per amore viene catapultata nel mondo della viticoltura. Dove ora, le scenografie sono i suoi ampi vigneti e dove i colorì, dati dalla natura, creano una visione quasi romantica in quella terra generosa che si trova nel bresciano e, dove le passioni e l’amore rimangono alla base del suo modo di essere. Percorrendo i suoi vigneti non si può non sentire, assaporare nell’aria quella passione che la contraddistingue. E come in un bel quadro non ci sofferma a capire, ma si assapora e basta con tutti i sensi che l’uomo a disposizione”, (così si è espressa Alessandra Ghisleni su “Wine Internactional”) II nome di “Cantrina”, non è altro che la denominazione della frazione del comune di Bedizzole (BS), un antico borgo rurale sulle colline moreniche del Lago di Carda che qui degradano sul fiume Chiese. (…) (…) Cristina Inganni ora titolare dell’Azienda “Cantrina” ha incentrato la sua produzione su cinque varietà di vini. La filosofia della giovane casa vinicola è quella del rispetto della materia prima, molto selezionata, onde ottenere, nel ciclo della vinificazione, sempre il meglio, ma con rese ridotte. Le etichette di “Cantrina” si distinguono in “Sole di Dario” (per ricordare il marito, fondatore di Cantrina), un vino passito dolce; poi “Rine” ITG. Benaco bresciano bianco, “Corteccio” IGT Benaco bresciano Pinot Nero “Zerdi” ITG Benaco bresciano rosso, “Nepomuceno” ITG Benaco bresciano merlot. La posizione climatica dell’anfiteatro in cui sono distesi i filari permettono di ottenere produzioni dì Chardonnay, Riesling, Sauvignon, Semillon, Merlot, Rebo, Marzenino, Pinot nero e Petit Verdot di gran pregio. Questi vini dopo un periodo di affinamento in carati di rovere, vengono messi in bottiglia per raggiungere il loro vertice degustativo dopo due anni. L’Azienda Agricola “Cantrina” fa parte dei Consorzio di tutela del vino Benaco bresciano ITG.

Il Bagoss, l’Eretico e l’Hamburger – Paperogiallo.net

pubblicato il 2 Ottobre 2009
L’altra sera a cena in riva al lago, serata calda e piacevole, tanto che mangiamo all’aperto, arriva in tavola del Bagoss e una bottiglia di Eretico della cantina Cantrina. È un pinot nero passito… urca, un pinot nero passito? Ma si, un vino, il pinot nero, che ha un’immagine non certo da vino passito e che fa una gran bella figura perché te lo aspetti dolce e invece… ha residuo zuccherino, non c’è dubbio, ma è proprio un gran vino-vino dal colore scuro violaceo che maturando sarà ancora più buono e questo nostro giudizio era ed è tanto più sorprendente perché a inizio cena avevamo aperto le danze con un vino della Mosella da rimanere senza fiato tanto era buono e quindi il palato volava già alto. Il sommelier di Villa Fiordaliso, personaggio bravo, che i vini se li sceglie uno per uno e sa raccontare senza tediare, ha tirato fuori l’Eretico per farci fare percorsi inusuali e ha proprio fatto centro.