Dopo Vinitaly
pubblicato il 14 Aprile 2014Dopo Vinitaly
Dopo qualche anno di pausa sono tornata a Vinitaly, all’interno dello stand del Consorzio Valtènesi. Premetto che l’ho fatto senza un approccio commerciale, ne ho fatto un investimento in termini di relazioni pubbliche e networking. Praticamente tutta la mia rete di relazioni nel settore è presente e quindi è stata un’ottima occasione per aggiornarci e rinsaldare il rapporto.
Continuo comunque a pensare che Vinitaly non sia l’evento adatto per le piccolissime aziende di nicchia come la mia. Al contrario, quando la partecipazione è organizzata da un Consorzio, diventa interessante essere presenti, perché il territorio ha un valore maggiore rispetto la singola azienda. Purtroppo, così come ricordavo negli anni scorsi , il Vinitaly ha sempre più l’aria di una fiera poco professionale e le persone che l’affollano sono per lo più gruppi organizzati di “festaioli”. Per gli operatori diventa difficile respirare, camminare e lavorare (anche connettersi e telefonare, a volte).
Quando ci si riduce a questo c’è da chiedersi se valga la pena di arricchire costantemente le tasche dell’Ente Fiera di Verona. Ritroviamoci piuttosto in una piazza di città e diamogli definitivamente l’aspetto che ha assunto: una sagra.
Il business facciamolo in un luogo più adatto!