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il produttore racconta

Visita inaspettata Cantrina

Una visita inaspettata

pubblicato il 27 Aprile 2016
A volte capitano strani casi per cui un piccolo gruppo di vitivinicoltori messicani, in vacanza in Italia e quindi sul Lago di Garda, vengano a trovarti in cantina per una breve visita all’azienda e che questo diventi l’occasione per un valido scambio culturale.   Il caso ha voluto che le mogli di questi produttori di vino, della valle di Guadalupe – Baja California, volesse conoscere l’azienda di un produttore donna, per verificare se vi sia effettivamente una versione al femminile del mondo del vino. Come si può vedere dalla fotografia gli uomini erano sicuramente più interessati alla parte tecnica e alle pratiche colturali che alla parte diciamo così filosofica e Diego è stato come sempre prezioso… grazie socio.   E’ stato senz’altro un sabato pomeriggio molto piacevole e stimolante per entrambe le parti, e un sentito grazie va ad Angelo Dalbon, cui si deve questa bella iniziativa. Cristina

I migliori 100 vini rosa d’Italia

pubblicato il 20 Luglio 2020
Guida Slow Wine
E' uscita la nuova Guida 2020 di Slow Food Editore "I migliori 100 vini rosa d'Italia".

Ci mancate…

pubblicato il 24 Aprile 2020
Azienda Agricola Cantrina
La primavera è arrivata a Cantrina e ci stiamo godendo il risveglio della natura in un ambiente strano e silenzioso. Il nostro Paese sta affrontando un’importante emergenza ma ci auguriamo che stiate affrontando la situazione nel migliore dei modi possibili. La natura, però, non si ferma e per questo stiamo lavorando nel vigneto e in cantina per prepararvi un meraviglioso ritorno non appena sarà possibile. Ci sentiamo fortunati a poter passare la quarantena in un posto meraviglioso come Cantrina e per questo, vogliamo condividere con voi alcune foto del paesaggio nell’attesa di potervi accogliere e abbracciare di nuovo.

Riné e il tappo a vite

pubblicato il 13 Gennaio 2020
Cantrina - Riné tappo a vite
Nel prossimo mese di marzo usciremo con la nuova annata di Riné 2018, seconda annata BIO certificata, per la prima volta chiusa con il tappo a vite: vogliamo a tal proposito spendere ulteriori due parole riguardo a questo tipo di chiusura… Da ormai parecchi anni abbiamo scelto di usare il tappo a vite per il Rosanoire e dallo scorso anno anche per il neonato Valtènesi Chiaretto – da San Valentino disponibili i 2019 – trovando positivi riscontri in termini di serbevolezza, integrità e freschezza dei prodotti, soprattutto sul medio-lungo periodo, e con soddisfazione dei clienti, spesso stanchi di dover stappare bottiglie alterate da tappi non sempre perfetti.