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il produttore racconta

Viaggio in Sicilia

pubblicato il 6 Gennaio 2016
Sono particolarmente legato a questa splendida regione per il ricordo di alcune entusiasmanti esperienze lavorative e non solo, che mi avevano portato là a fine anni Novanta e mi avevano fatto conoscere una Sicilia per me allora sorprendente e sconosciuta. Così, con rinnovato entusiasmo ho colto al volo l’invito di un amico-fornitore ad accompagnarlo per un breve viaggio di lavoro/piacere nella parte orientale dell’isola. Marsala-Siracusa-Messina-Etna le tappe del viaggio, compresso in soli tre giorni, purtroppo, comunque necessari e sufficienti a staccare dalla routine quotidiana e ricaricare le pile dopo le fatiche di una vendemmia intensa. Una cantina tra le più importanti di Sicilia e non solo il primo giorno a Marsala, una nuova emergente realtà posta proprio sopra lo Stretto a Messina il secondo giorno e poi una piccola, ma solo nei numeri, aziendina sull’Etna il terzo. Ogni viaggio, lavoro o piacere che sia, è un’esperienza che ti accresce e ti apre la mente a diversi modi di vedere e di sentire le cose, cose che possono confermare o sconvolgere i propri punti di vista. Cosa mi rimarrà dentro? Se parliamo di lavoro: l’ordine e l’organizzazione del lavoro della splendida cantina di Donnafugata a Marsala (sorprendenti i vini per pulizia e freschezza, molto meno “siciliani” di quanto me li ricordassi); il progetto e la “voglia” che sta dietro la cantina Le Casematte a Messina dove senti il mare nel bicchiere; e l’Etna e il Nerello Mascalese che alla cantina Destro di Randazzo diventano un tutt’uno magistralmente fusi per mineralità e acidità nei vini, siano essi rossi potenti o bolle di rara freschezza e sapidità. E il piacere ? Beh, i Siciliani e la loro cordialità innanzitutto; la gita in bicicletta, di notte, all’Ortigia (l’isola antico centro di Siracusa); la semplice convivialità che si è creata con i due compagni di viaggio; i numerosi vini degustati e il pesce crudo e poi gli agrumi che profumati si lasciano raccogliere ai lati delle strade, la granita con la brioche… Grazie Michele. Che vi devo dire… sempre bella la Sicilia. Diego

Vendemmia 2019

pubblicato il 18 Novembre 2019
Vendemmia Cantrina 2019
Infine, è arrivato l’Autunno e la lunga estate calda 2019, prolungatasi fino ad Ottobre, è definitivamente alle spalle e fuori spesso il tempo invoglia a stare in casa (o in cantina) e aiuta a pensare… La stagione oramai alle spalle è stata, perlomeno nella nostra zona, una delle più strane e complicate degli ultimi anni per le bizze del tempo, avendo spesso dovuto affrontare fenomeni molto diversi tra loro e talvolta estremi: il freddo e le piogge che hanno coinciso con la fioritura della vite hanno diminuito già in partenza la produzione potenziale, ma il danno maggiore lo hanno fatto le due grandinate di giugno e di inizio agosto che alla fine hanno dimezzato la produzione.

Cantrina, una degustazione lunga vent’anni

pubblicato il 12 Giugno 2019
Cantrina Ventennale
Il 13 maggio scorso abbiamo voluto festeggiare il ventennale dell’azienda con una Verticale dedicata ai tre vini che hanno contraddistinto la produzione aziendale, dalla sua fondazione fino a oggi. Di ciascun abbiamo scelto i millesimi più rappresentativi dell’evoluzione negli uvaggi e nelle tecniche di produzione ed affinamento. RINE’ IGT BENACO BRESCIANO BIANCO (riesling renano, chardonnay, incrocio Manzoni) 1999 – 2002 – 2005 – 2008 – 2013 – 2017 La degustazione ha posto in evidenza il cambiamento nell’interpretazione del vino: da bianco di gran corpo, largo e granitico, a base di chardonnay e sostenuto dall’affinamento prolungato in piccole botti di rovere; a bianco più verticale con profumi di intensa e persistente freschezza (via via nelle annate lo spettro olfattivo del riesling e dell’incrocio Manzoni si sono fatte più evidenti) e un gusto più sfaccettato

Venti anni di Cantrina

pubblicato il 18 Febbraio 2019
Era il 1999 quando tra mille timori, tanto entusiasmo e un pizzico di incoscienza, decidemmo di portare avanti il progetto CANTRINA, quello che in primis fu il sogno del suo fondatore Dario Dattoli che fin dai primi anni novanta si era dedicato alla produzione di poche ma, curate bottiglie destinate all’autoconsumo nei numerosi ristoranti e locali di proprietà.